La pianta di Stevia dolcifica 300 volte in più,
ma risparmia sulle calorie!!
La Commissione europea ha autorizzato dal 2 dicembre 2011 la coltivazione, la vendita e l'uso per scopi alimentari della Stevia come dolcificante, dopo un primo parere positivo da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare. La Stevia rebaudiana è una pianta originaria del Sud America ed è adoperata da diversi anni in molti paesi: il suo utilizzo in Paraguay avviene da oltre 500 anni, in Giappone da oltre 25 anni, in Corea del Sud da oltre 16 anni, in Brasile da 13 anni, in Cina da 12 anni, negli USA dal 1995.
Nel 1999, gli estratti della Stevia, i glicosidi dello steviolo (stevioside, rebaudioside A, rebaudioside C e dulcoside A), furono vietati dalla Commissione sugli additivi nei cibi dell’OMS e dal Comitato Scientifico per gli alimenti dell’Unione Europea perché ritenuti potenzialmente cancerogeni.
Gli studi scientifici sull’uso continuato degli steviosidi estratti dalla Stevia sono numerosissimi. Alcuni ne hanno sperimentato i dosaggi giornalieri, sicuri per l’alimentazione umana
I componenti più importanti della pianta sono i glucosidi della Stevia, che sono da 250 a 400 volte più dolci dello zucchero. Essi hanno anche il vantaggio di essere non-calorici. Essi sono completamente solubili in acqua e l'estrazione di questi componenti dalle foglie è facile e naturale. I due più importanti sono lo Stevioside ed il Rebaudioside-A, resistenti al calore fino a 200 ° C.
Lo stevioside è adatto anche per i diabetici in quanto viene trasformato in steviolo dai batteri presenti nell’intestino crasso ed eliminato con le feci; soltanto una piccolissima percentuale viene assorbita ed eliminata con le urine. L’uso degli steviosidi è adatto a coloro che vogliono perdere peso. Inoltre, svolge un’azione limitante sullo sviluppo della placca batterica orale, pari a quella del fluoro e quindi non genera carie.
Marcello Scotti
Nessun commento:
Posta un commento